Woodstock: un concerto, una leggenda
Pensando ai concerti storici è impossibile non ricordare il meraviglioso concerto di Woodstock che si tenne nell’agosto del 1969 a Bethel, una graziosa cittadina in provincia di New York. Fu organizzato come un festival di provincia a scopo pacifico e gli organizzatori avevano previsto un pubblico di circa 100 mila persone che però, in maniera inaspettata, si quadruplicarono.
Arrivarono persone da ogni parte d’America per assistere allo spettacolo di 31 artisti tra gruppi e cantanti singoli, i quali, si esibirono senza interruzione per 3 giorni e tre notti. L’indimenticabile festival di Woodstock è stato il più grande concerto a scopo pacifico che tra i vari partecipanti vide giungere anche gli Hippies, o anche detti i figli dei fiori, cioè un movimento culturale nato tra gli anni 60 e 70 in America e in Europa, gli hippies vivevano in comunità ed erano consumatori di diversi tipi di droghe ma promuovevano la pace e simbolicamente introducevano fiori nelle canne di armi da fuoco.
Durante il festival di Woodstock, i mass media, veicolarono un’immagine negativa dei figli dei fiori, ridicolizzandoli, ma essi facevano parte dei 400 mila che si riunirono per un concerto di 16 ore dove ininterrottamente fu suonata musica rock e folk. Tale concerto coincise con la rivoluzione culturale della fine degli anni 60, i “moti del 68”, e la fine dell’epoca hippie. Lo spirito di libertà e contestazione sociale, il desiderio di cambiare il mondo, vigevano in questo periodo ed erano riassunti in questo famigerato concerto che è diventato leggenda.
I quei giorni si celebrò l’amore per la musica, per la libertà ballando e cantando sotto la pioggia e suoi prati a piedi nudi senza nessun tipo di inibizione. Chiunque riveda i video del concerto di Woodstock resta pietrificato dall’emozione e subito dopo pervaso da un forte desiderio di poter vivere emozioni del genere. Diversi furono gli artisti che vi parteciparono, tra questi è possibile ricordare grandi nomi come joe Cocker, Jimi Hendrix, Santana, the Who e tanti, tantissimi altri.
Guest post by: Carmine D.
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