Ho sempre pensato che i particolari facciano la differenza, in ogni disciplina. La musica e la chitarra non sono diversi in questo, perché se da un punto di vista generale tutti possono accedere ad una marea di materiale didattico disponibile gratuitamente su internet, poi, solo certe peculiarità possono rendere grande il nostro piccolo mondo.
Mi viene in mente questo esempio: avete mai pensato che diminuendo l’action dello strumento e la dimensione delle corde, utilizzando effetti di compressione e distorsione che diminuiscono la dinamica, il vostro sound sarà uguale a quello di qualsiasi altro che utilizzi la vostra attrezzatura?
La musica ha delle dimensioni e il nostro compito come musicisti è quello di accarezzarne l’ampiezza. Così, per fare un buon chitarrista-musicista occorrono: senso ritmico, articolazione e fraseggio, controllo della dinamica, pulizia e cura della diteggiatura, conoscenza dei mezzi tecnici e teorici nonché cultura generale e particolare. Tutto questo, unito ad una certa apertura mentale, costituisce il bagaglio essenziale per lasciare il piccolo mondo dell’imitazione dei big ed approdare al mondo magico dell’esperienza artistica vera e propria. In pratica si tratta di creare la propria personalità musicale.
Durante le mie lezioni di chitarra cerco di stimolare gli allievi ad un approccio più pan-musicale, spiegando che così facendo la chitarra non è più un giocattolo utile per rievocare qualche riff gradevole, ma uno strumento vero e proprio, degno della diffusione che ha sempre avuto.
La mia esperienza didattica ed artistica mi ha insegnato che con i “trucchi” si combina poco e che il vero musicista proviene da un grande lavoro, possibilmente ben guidato. Ecco di cosa parlo nel blog Guitar-World.it ed ecco cosa faccio durante la mia attività artistica e didattica.
Guest Post by Wenz