Assoli di Chitarra: Intervista a Maurizio Solieri
Oggi Assoli di Chitarre vi propone un intervista che il grande Maurizio Solieri ci ha rilasciato per la gioia di tutti i suoi fan e per tutti gli amanti della chitarra. Un caro ringraziamento a Maurizio che devo dire è stato molto gentile e disponibile. Ecco a voi l’intervista:
AdC: A quanti anni hai iniziato a suonare la chitarra? Sei autodidatta? Quali sono gli artisti che ti hanno ispirato e che hanno influenzato la tua tecnica chitarristica?
Maurizio Solieri: Ho iniziato a 10 anni e sono completamente autodidatta, ho imparato a suonare dai dischi, come si faceva una volta. I primi ispiratori furono i Beatles e gli Stones, Jimi Hendrix, Jeff Beck, Eric Clapton, Jimmy Page, Paul Kossoff e tutti i grandi del passato.
AdC: Parliamo di chitarre, ti abbiamo sempre visto con i due marchi storici Fender e Gibson sopratutto con Strato, Telecaster e Les Paul oltre che alcune chitarre di liuteria. Quale sono le chitarre che preferisci nei tuoi show dal vivo e come le gestisci sul palco?
Maurizio Solieri: Dipende da quello che devo fare, cerco di usare a rotazione molte chitarre che posseggo per dar loro vita e intonazione.
AdC: Utilizzi pickup particolari a cui sei affezionato nelle tue chitarre?
Maurizio Solieri: Se una chitarra mi piace coi suoi pick-up originali la uso così, altrimenti li faccio sostituire dal liutaio, su alcune chitarre, come humbucker prediligo i vecchi Gibson “Dirty fingers”.
AdC: Riguardo ai ponti ti abbiamo visto sfoderare in passato diversi Floyd Rose, lo preferivi per il suono che davano alla chitarra o per il fatto di aver una chitarra sempre accordata anche con uso sfrenato della leva grazie al doppio bloccaggio delle corde?
Maurizio Solieri: Ho un paio di chitarre col Floyd che sicuramente tiene bene l’accordatura ,ma e’ una rottura cambiare le corde, negli ultimi anni preferisco le meccaniche autobloccanti.
AdC: Posso sbagliarmi ma ascoltando il tuo sound sembra molto sanguigno sia con il suono pulito che sul distorto, non sembra che adoperi tonnellate di effetti come fanno molti chitarristi. Sei per caso uno dei pochi puristi rimasti affezionati ai propri amplificatori che preferiscono la saturazione delle valvole ai processori di effetti?
Maurizio Solieri: Non e’ molto di moda usare tonnellate di effetti, si usava negli anni ’80, io uso solo ampli a valvole, spesso modificati.
AdC: I nuovi processori digitali riescono a simulare modelli reali di amplificatori valvolari, cabinet ecc.., cosa ne pensi? Ti è mai capitato di provarli? Se si che differenza c’è tra essi e i vecchi ampli valvolari?
Maurizio Solieri: Li uso per i demos, ma mai dal vivo o in studio, sono sempre finti.
AdC: In passato hai pubblicato due bellissimi video didattici per la gioia di noi chitarristi. Hai in programma altre uscite di materiale didattico?
Maurizio Solieri: Credo di no ,perchè io non sono un didattico, ci sono centinaia di chitarristi che potrebbero fare pubblicazioni molto meglio delle mie.
AdC: Tra le tue tantissime collaborazioni con artisti devo dire che quella che mi aveva colpito di più era “Chitarre d’Italia” con Dodi Battaglia e Franco Mussida i due chitarristi che con te hanno fatto la storia del rock in Italia e che io personalmente stimo molto. C’è modo di rivedervi ancora insieme?
Maurizio Solieri: Tutto e’ possibile, siamo molto amici e ci stimiamo l’un l’altro.
AdC: Nel disco solistico Maurizio Solieri Volume I oltre che come compositore e chitarrista ti abbiamo potuto ammirare come cantante.. grintoso ed incisivo. Complimenti vivissimi. Hai in progetto l’uscita di un nuovo lavoro simile visto che “Volume I” fa pensare al successivo?
Maurizio Solieri: prima o poi lo farò, i pezzi ce li avrei già, ma devo trovare degli sponsor.
AdC: Non si contano le persone che si sono innamorati sulle note del tuo assolo finale di “Alba chiara”. Quali sono gli assoli di chitarra a cui sei più legato?
Maurizio Solieri: Lo show, Dimentichiamoci questa città, Splendida giornata, Liberi liberi.
AdC: Parlando di assoli di altri chitarristi, quali sono quelli che hai più a cuore?
Maurizio Solieri: All along The watchtower (Hendrix) e Stairway to heaven (Led Zeppelin)
AdC: Un ultima domanda. Quali sono i tuoi progetti futuri?
Maurizio Solieri: Quelli che sono i presenti: suonare ,suonare e suonare!!! E ascoltare vagonate di buona musica.
Grazie ancora Maurizio per la tua grande disponibilità.
Paolo (Gilmour67)
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Bellissima intervista… e anche se non suono strumenti, io sono ancora molto appassionato delle bellissime musiche della Steve Roger Band!! Grazie
Grazie Stefano… è vero lo sono anche io :-)
Grande Paolo, ottima intervista … E ora sono curioso di sapere quale sarà la prossima!! :)
Grazie Andrè…. la prossima sarà a David Gilmour… :-) Magari…..
Grande Paolo, complimenti per l’intervista e soprattutto per l’intervistato. Domande molto tecniche (di cui capisco poco) ed interessanti.
Continua così,
buona notte.
S.S.Andrea
Grazie Andrea ;-)
questa intervista Paolo l’ho trovata molto interessante!!!!!!!!bravissimo!!!!!!!
Grazie Alessia ;-)