Il Big Muff nel suono di David Gilmour
L’effetto più importante per avvicinarsi al suono distorto di David Gilmour è senza dubbio il Big Muff, pedale prodotto dalla Electro Harmonix ed utilizzato dal chitarrista dei Pink Floyd dalla seconda metà degli anni ’70 in poi. Si tratta di un’unità di distorsione con un equalizzazione molto versatile e particolare, che sa essere estrema pur mantenendosi morbida (non adatta all’ Heavy Metal, per intenderci), piena, cremosa, con un sustain infinito.
Molti dicono che il suo suono sia una via di mezzo tra un fuzz ed un distorsore tradizionale…mah! Potrebbe anche essere…. per me, il Big Muff ha semplicemente un suono da Big Muff…non si può spiegare se non ascoltandolo direttamente! Ne esistono varie versioni, dall’originaria BM-1 “Triangle” alla BM-3 passando per la BM-2 “Ram’s Head”, fino alla versione attuale Big Muff PI. Oltre a queste ci sono le versioni russe prodotte dalla SOVTEK e le varianti moderne prodotte Electro Harmonix, tra cui il Little Big Muff, il Metal Muff ed altre che non sto ad elencare.
La versione utilizzata da Gilmour è la cosiddetta “Ram’s Head” prodotta negli anni ’70, oggi piuttosto rara e difficile da reperire. Le sue quotazioni raggiungono almeno 5 o addirittura 10 volte il prezzo di un Big Muff nuovo, tuttavia esistono numerosi clone che non ho mai avuto modo di provare pur avendo letto pareri solitamente favorevoli.
Io, amando la versione tradizionale ma non potendomela permettere economicamente, possiedo la versione attuale, ovvero il Big Muff PI, dopo aver posseduto per breve tempo un “Little Big Muff” che, secondo la casa, dovrebbe essere identico al fratello maggiore a parte le dimensioni. Avendoli avuti entrambi, però, ho potuto constatare che la versione “piccola” suona molto meno gonfia ma tuttavia più aggressiva, quando regolata ai livelli estremi.
La particolarità di David Gilmour è quella di boostare il suono del Big Muff con un overdrive inserito prima di esso, ma anche quella di addolcirlo inserendo un overdrive subito dopo, eliminando il suono zanzaroso e rendendolo più limpido e pieno. Logicamente viene anche utilizzato da solo, senza aggiunta di overdrive, tutto questo a seconda delle sue necessità e del periodo storico.
Possiamo in effetti distinguere le sue sonorità in vari periodi: quello che va dagli inizi dei Pink Floyd sino alla metà degli anni ’70, caratterizzati dall’utilizzo di un Fuzz Face come distorsione principale ed alcuni effetti di modulazione / ambiente (pochi se parliamo della figura di Gilmour in se, ma tantissimi se consideriamo di essere ad inizio anni ’70).
Successivamente, nel periodo 1978-1984 ha utilizzato quasi esclusivamente Big Muff + Electric Mistress, accoppiati ad una testata Mesa Boogie utilizzata come overdrive e non come amplificazione, che invece era composta dalle classiche testate Hiwatt oltre alle testate Fender Twin Reverb.
Nel periodo 1985-1990 ha “abbandonato” il flanger a favore del Chorus, ma il Big Muff continua ad essere la sua distorsione principale oltre agli overdrive.
Nel periodo PULSE 1994-1995 raggiunge il massimo utilizzo di pedali ed effetti, il Big Muff viene utilizzato di meno rispetto agli anni’80, a favore del distorsore RAT e dei due Tube Driver.
Nel set-up degli anni 2000 nonché attuale, invece, il Big Muff torna ad essere “padrone”, e (se non erro) ne usa varie versioni nella sua pedaliera artigianale: sia l’originale, sia dei cloni ideati da Pete Cornish su precise indicazioni. Infatti, pur utilizzando la metà degli effetti utilizzati negli anni ’80 e ’90, oggi il suono di Gilmour è completamente inimitabile : è elaborato in un modo tutto suo, con pedali modificati a tal punto che suonano solamente come vuole sentirli suonare lui, in quel momento.
Il brano che secondo me esprime tutta l’essenza del Big Muff è SORROW, appartenente all’album “A Momentary Lapse of Reason” del 1987. Da quel che ho letto su internet, pare che in questo caso abbia utilizzato una versione russa chiamata “Civil War”, prodotta dalla Sovtek Il suono della versione in studio non sono mai riuscito a riprodurlo. Oltre a non possedere una Steinberger (utilizzata per registrare l’intro), quello che giunge alle nostre orecchie è un timbro estremo, frutto di un complesso mixaggio in fase di registrazione dell’album (stiamo parlando dei Pink Floyd, non dimentichiamolo!).
Alle versioni dal vivo dei periodi 1987-1990 e del 1994-1995, a mio parere molto più spettacolari ed entusiasmanti rispetto all’album in studio, è comunque più semplice avvicinarsi. Ma resta sempre uno dei suoni di chitarra elettrica più difficili da ricreare in assoluto.
Nel video che allego, vi faccio sentire il risultato da me raggiunto con la mia strumentazione: utilizzo la solita Fender Stratocaster con il kit EMG DG-20, un compressore Boss, un overdrive SD-1 come booster, ovviamente il BIG MUFF per un avere sustain infinito, poi un equalizzatore boss, delay, chorus e riverbero. Fortunatamente sono riuscito ad ottenere il tipico “feed-back” nonostante suonassi a basso volume essendo in camera mia. La qualità del video purtroppo non è elevata, ho utilizzato una semplice fotocamera, però è sufficiente a darvi un’idea del risultato.
Negli altri due video, invece, vi faccio sentire il sound degli assoli di Comfortably Numb nella versione live tour 1980-1981, in cui regna il Big Muff accoppiato al flanger Electro Harmonix Deluxe Electric Mistress. In questo caso, io ho “addomesticato” il suono spinto del Big Muff inserendo un overdrive analogico subito dopo di esso, ottenendo un suono limpido “ripulito” dalle zanzare, mantenendo però sempre un sustain elevato.
Qui sotto potete vedere dei video di esempio dell’uso del Big Muff:
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Ciao, mi interesava sapere come hai regolato gli effetti :
compressore Boss
overdrive SD-1
BIG MUFF
equalizzatore
e in quale sequanza li hai messi, grazie mille