Assoli di Chitarra

L’effettistica per i chitarristi rappresenta da sempre un argomento alquanto accattivante e nello stesso tempo oscuro..

Tutti capiscono velocemente come funziona e a cosa serve un distorsore, un chorus o un delay, ma nel momento in cui si decide di costruirsi una pedalboard compaiono sin da subito tutta una serie di problemi da risolvere..

Si tratta quindi, di un argomento che coinvolge tutti, dal principiante al professionista, ovviamente con problemi a livelli differenti.
Gli effetti sulla chitarra io li considero come la tavolozza dei colori per il pittore, determinano il TIMBRO del nostro suono e ci si trova immediatamente davanti ad un bivio: multieffetto o pedalini?

• Il multieffetto: presenta moltissimi vantaggi: con una spesa relativamente bassa possiamo avere tutto quello che ci serve, tutto è già collegato e cablato, poco ingombro, basta saper leggere le istruzioni, programmare ciò che ci serve e via..
• Pedalini: se vogliamo pedali di qualità il costo complessivo della nostra pedaliera cresce notevolmente, poi dobbiamo considerare l’ingombro, la gestione dei pedali, l’alimentazione..

Da quanto appena detto, sembrerebbe inutile o quantomeno controproducente, usare i pedali, invece è proprio sui pedali che possiamo avere la più grande ricerca sonora, l’utilizzo di un pedale al posto di un altro può cambiare di molto la nostra “impronta sonora”, tutto ciò accade in misura inferiore se utilizziamo multieffetti che vanno, al contrario, a “standardizzare” il nostro suono.

Quello che sto scrivendo, non è una regola assoluta, io ho fatto delle scelte, passando attraverso tutte le fasi (“frighi” di multieffetti, pedali di vario tipo, sistemi misti).

Alla fine ho deciso di lavorare con i pedali, non per moda, ma perché l’unione di pedali e amplificatori mi dà il massimo della versatilità e ricerca sonora, specie se parliamo di Overdrive e Distorsori.

A questo punto, il primo consiglio è:

non usare mai più pedali di quelli che prevedi di utilizzare o non più di quelli che il tuo orecchio conosce!!
Insomma, bisogna imparare a fare una sorta di economia, in quanto, l’aggiunta o meno di un pedale, può cambiare molto la gestione tecnico/logistica della nostra pedaliera.

Da quanto detto si intuisce anche, che non esiste la pedaliera “assoluta”, nel tempo cambiano i nostri gusti, quindi si possono e si devono cambiare anche i pedali che andiamo ad utilizzare, ma questo potrebbe essere l’argomento di un altro video didattico J

Parliamo dell’argomento di questo post, cioè: come assemblare una pedaliera effetti per chitarra elettrica, ciò avviene attraverso diverse fasi, si tratta di un vero e proprio progetto:

• Scelta dei pedali
• Calcolo logistico (spazio occupato)
• Scelta del tipo di supporto (pedaliera, case)
• Tipo di alimentazione (scegliere l’alimentatore giusto in base ai pedali)
• Cablaggio (scelta del cavo, jacks)
• Soluzioni tecniche varie (fissaggio pedali, eventuale scatola di derivazione del segnale audio)
• Effect ruting (in quale ordine posizionare i vari pedali)
• Quali pedali mettere prima dell’amplificatore e quali nel loop effetti
• Uso di un looper effetti per “gestire” i vari cambi di suoni e le combinazioni dei pedali
• Programmazione per uso live

Tutto questo sta alla base di una progettazione di una pedaliera effetti per chitarra elettrica, dopodiché si può procedere con l’assemblaggio vero e proprio!

In questi tre video potrai conoscere tutte le fasi operative sopradescritte, in un momento in cui mi stavo assemblando una pedaliera da usare in contesto pop-rock con testata e cassa.

Era l’agosto del 2011, ma i concetti sono assolutamente più che mai attuali.

Buon divertimento!

Primo video:  Assemblare una pedaliera effetti per chitarra elettrica

Secondo video: Assemblare una pedaliera effetti per chitarra elettrica

Terzo video: Assemblare una pedaliera effetti per chitarra elettrica

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