Costruiamo il manico della Chitarra (prima parte)
Subito dopo aver dato sfogo alla vostra creatività e manualità con la sagomatura del body della chitarra, a questo punto possiamo dedicarci anche alla prima abbozzatura del manico.
Bisogna sapere che vengono utilizzate principalmente due tipologie di attacchi fra manico e corpo: manico avvitato, manico incollato.
Per quanto riguarda il manico incollato è necessaria una certa abilità per evitare disallineamenti imprevisti quindi è chiaro che per la vostra prima chitarra utilizzeremo la tipologia del manico avvitato.
Sul parallelepipedo di legno adatto allo scopo, opportunamente piallato, bisogna prima disegnare l’asse e poi ricalcare il disegno, proprio come avete fatto per il body.
C’è chi preferisce lavorare la paletta su un pezzo di legno a parte e poi incollarlo, ma io penso che riuscire a lavorare manico e paletta come un tutt’uno sia la cosa migliore in termini di vibrazioni e distribuzione sonora per cui, anche se ciò comporta una lieve maggiore difficoltà, vi consiglio di optare per questa soluzione.
In tal caso, sulla parte laterale, va disegnata anche l’inclinazione e lo spessore della paletta.
Il disegno è pronto e possiamo procedere al fissaggio del blocco di legno coi morsetti sul piano di lavoro e
procedere al taglio (io l’ho fatto con il seghetto alternativo, ma se avete attrezzature migliori…che ben venga!).
Tenendosi sempre qualche millimetro più larghi, conviene prima tagliare lungo l’inclinazione della paletta lato frontale, poi sgrossare il retro del manico e la paletta lato posteriore, infine le parti laterali del manico.
A questo punto avremo un manico ancora grezzo, tutto da rifinire, ma che già profuma di musica…
Lo so, arrivati fin qui non ci basta lasciarlo così e riprendere la lavorazione un altro giorno quindi armatevi di raspe e lime e cominciate la prima sgrossatura per cercare di dare una forma più tondeggiante al retro del manico.
Cercate di tenere sempre sotto controllo, con un calibro, lo spessore del vostro manico evitando di assottigliarlo troppo.
Il profilo di curvatura del manico è un argomento così vasto e soggetto alla comodità personale che basta conoscere i principali tipi per cercare di ricreare poi quello più confortevole sul proprio strumento.
Esistono: il profilo a “C”, definito “standard”, il profilo a “D” cioè “piatto”, il profilo a “V” detto anche “Clapton”, il profilo a “U” ossia “grosso”, e i profili “asimmetrici” adottati da Stevie Ray Vaughan e Van Halen.
Il consiglio che vi do è quello di trovare, fra le chitarre che avete, il profilo col quale vi sentite più comodi, capire a quale profilo corrisponde, e cercare di riprodurlo, il più fedelmente possibile.
Stiamo parlando di differenze millimetriche ma vi assicuro che al tatto cambia decisamente quella sensazione di spessore che poi ci permette di suonare meglio o peggio…quindi mi raccomando, tanta pazienza!
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